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Habitat
È diffuso nelle zone temperate del Vecchio Mondo, a eccezione delle zone artiche e dei deserti. Vive in Europa, Africa e Asia occidentale, ma non è raro incontrarlo anche a quote che possono raggiungere i 1500 metri sul livello del mare. Nel nostro paese lo si trova in Pianura Padana, lungo i fiumi e nelle terreni coltivati a risaia. è pesrente lungo tutti i fiumi e corsi d'acqua, molte volte si può osservarlo nei prati allagati per la crescita del foraggio destinato alla alimentazione animale, in quei luoghi cattura raganelle e vari animaletti ed insetti che cercano di salvarsi dall'improvviso allagamento del loro habitat, nidifica in luoghi con discreta presenza di acqua, e di alta e bassa vegetazione riunendosi in numerosi esemplari, i quali formeranno delle coppie stabili preparandosi alla nidificazione già a Febbraio, pertanto è un uccello gregario. nidifica in colonie denominate garzaie insieme ad altre specie di Ardeidi.
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Biologia
Lunghezza totale: 90-100 cm
Apertura alare: 175-195 cm
Peso: 1,1-2,0 kg Presenta un corpo slanciato, un po' più piccolo della cicogna bianca. Il piumaggio superiore è grigio con collo biancastro striato di nero, inferiormente biancastro con striature nerastre.
Il becco è lungo, diritto e appuntito, di colore giallo mentre è aranciato nel periodo della riproduzione; bruno nei giovani.
La testa allungata, superiormente bianca e nera negli adulti, e grigia nei giovani, con collo lungo.
Occhi con iride aranciata (gialla nei giovani) e area periorbitale bruno-giallastra o gialla (verdastra nei giovani).
Le ali sono Grigie e nere, lunghe e larghe; la coda è grigia, corta e quadrata.
Le zampe sono molto lunghe, con tarsi giallo-rossastri (grigi-verdi-brunastri nei giovani).
Non presenta un evidente dimorfismo sessuale.
I pulcini presentano un lungo piumino argentato, formante un ciuffo che ricopre la testa. |
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Corporatura
Lunghezza: 90-100 cm.
Peso: 1,1-2,0 kg.
Apertura alare: 175-195 cm.
Età media: 25 anni circa.
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Riproduzione
Periodo di nidificazione: febbraio, Marzo
Numero di cove: 1- sostitutiva 2
Numero di uova: 4-5 uova blu-verdastre.
Incubazione: 25-26 giorni, abbandona il nido a circa 4 settimane e s'invola a 42-55 giorni.
Nidificazione
Non essendo migratore, inizia a costruire il nido già da febbraio su posizioni mediamente elevate dal suolo, nidi di discrete dimensioni data la sua stazza fisica, nidifica esclusivamente in colonie e a volte abbastanza numerose (Garzaie). Le uova, deposte dalla metà di marzo, sono 4-5 per nido e vengono covate per circa 25 giorni. I giovani sono nutriti nel nido per circa 40 giorni. Si calcola che il 50% dei pulli non raggiunga i 6 mesi di vita; superato il periodo critico dell'adolescenza, però, possono raggiungere i 20 anni di vita. L'airone cenerino si nutre di pesci, rane, girini, bisce d'acqua, invertebrati e, in minor misura, anche di piccoli mammiferi, ed insetti vari, spesso nei mesi invernali lo si può osservare in attesa pazientemente immobile lungo piccoli corsi d'acqua per catturare il piccolo ed occasionale pasto quotidiano. L'immagine è stata scattata in provincia di Verona, questo per confermare l'attuale costante aumento delle garzaie nella nostra Provincia.
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Alimentazione:
L'airone Cenerino, come gli altri aironi, ha un corpo perfettamente adattato al tipo di alimentazione e cattura a lui necessari per la sopravvivenza, dita delle zampe lunghe per poter camminare negli acquitrini senza sprofondare, zampe lunghe che gli permettono di cacciare anche in acque profonde fino a 60 cm. circa, collo lungo per poter scagliare il colpo mortale con il suo becco lungo ed appuntito con una rapidità sorprendente, rapididità che gli permette di trafiggere le prede, lanciarle in aria ed afferrarle subito dopo nella posizione ottima per inghiottirle. La sua pazienza nell'attesa della preda è proverbiale, si può osservarlo in caccia mentre cammina con passo lento e felpato nelle acque dello stagno, per poi improvvisamente arrestarsi immobile come una statua di marmo per qualche minuto, ed improssisamente vederlo scagliare il colpo mortale alla sua preda, trafiggendola con il suo lungo ed appuntito becco.
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